domenica 23 novembre 2008

SOLE A SCACCHI

Gli studenti dell'università di Princeton (USA) compiono ogni anno un gesto assai singolare. Essi vanno a giocare a scacchi con i carcerati nella vicina prigione di Trenton (New Jersey) i quali - come in molti stabilimenti di pena degli "States" - han formato un circolo scacchistico per detenuti, composto da 75 iscritti, alcuni dei quali scontano l'ergastolo per omicidi e rapine.
Quest'anno lo studente David Wang (nella foto) ha incontrato, fra gli altri, Kelvin Washington, condannato a 50 anni - di cui 4 scontati - per una serie di furti (gli americani ci van giù ben più duri di noi...).
Ogni studente gioca una serie di partite in "simultanea" contro 9 detenuti.
In genere ogni anno solo un paio di carcerati riesce a vincere, ma nel 2008 ben 12 dei 46 detenuti è riuscito a dare scacco matto agli studenti.
Giocare a scacchi spezza la "routine" dei condannati, i quali si alzano ogni giorno alle ore 6 e, dopo colazione,vanno a vedere se è stato loro concesso un "pass" per andare alla sala di ginnastica od alla biblioteca (solo libri giuridici); altrimenti tornano in cella per la giornata.
"Gli scacchi rasserenano la mia mente e mi trasportano altrove... Sono io che qui prendo le decisioni" ha dichiarato il 39enne Hill, che per un furto d'auto e conseguente omicidio della proprietaria sconta una condanna a 4 ergastoli.
Wang, dopo la partita durata 3 ore, è tornato tranquillamente alla sua facoltà di medicina, mentre
Washington è di nuovo in cella, in attesa... del torneo nel prossimo anno.

Nessun commento: