martedì 15 aprile 2008

MARTA LA CORNACCHIA

Chi si fosse perso la "toccante" esibizione del "poeta cimiteriale" alla trasmissione X Factor può gustarsela qui, e analizzare anche il testo della struggente storia di Marta la cornacchia.

"Quando saremo entrambi abbastanza morti
e sconveniente sàra parlar di ciò, che bello.

Senno di poi donèra a me il suo letto, di terra.
Senno di poi donèra a te il suo letto, di terra.

Che ballata mai, cantiam damani a sera,
stanchi di sentir gracchiare lo canto, strìdulo.

Non ritornerai nomade uccello,
ritrovate ogni speranza voi che andate via

E Marta la cornacchia dov’era, non c’era.
Morta è la cornacchia, che un giorno avesti in casa.

E alluttata Marta, conoscesti Barnabo,
Barnabo era quasi morto da un pezzo.

Gode ogni lutto la cornacchia, ridente.
Campeggiasti è vero nei sogni di Barnabo.

Ma una vale l’altra, solo marta non vale.
In paura tutti i vecchi eccetto Barnabo.

Il signor Barnabo la sposò che era già morto;
mesti sussurrammo, auguri e figli morti.

E Marta la cornacchia lo sposò, che era ancor viva;
vive nell’ossia, vedova e signora.

Barnabo la la la la la la la la la la
Morta è la cornacchia che un giorno avesti in casa la la la la la la la

Campeggiasti è vero, nei sogni di Barnabo,
ma una vale l’altra, solo Marta non vale.

Che ballata mai cantiam, damani a sera
stanchi di sentir gracchiare lo canto strìdulo.

Non ritornerai, nomade uccello.
Ritrovate ogni speranza voi che andate via
"

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